Nel territorio di Gonnostramatza presenza anche in epoca Punica

martedì

Le eccezionali scoperte avvenute negli ultimi decenni sulla presenza fenicia e punica in Italia hanno profondamente modificato, e continuano a modificare, le conoscenze relative a un settore di primaria importanza della storia antica.
I Fenici e i Cartaginesi, che prima apparivano come elementi marginali nelle vicende del nostro Paese, risultano ora impiantati in tutta la Sardegna e in parte della Sicilia con punte di presenza a Ischia e sul continente.Anche il piccolo centro di Gonnostramatza sembrerebbe un principale punto d'insediamento di questa civiltà.Recentemente grazie ad una prospezzione archeologica effettuata da un tecnico dei Beni Culturali sembrerebbe aver ritrovato dei dati certi sulla presenza punica nelle campagne del paese.
In una località ben precisa è stata effettuata una prospezzione archeologica che ha permesso di individuare un quantitativo costante di reperti anforacei che dall'analisi sulla ceramica hanno permesso di riscontrare anfore punico arcaiche,caratteristica principale l'orlatura molto rientrante verso l'interno, quasi a disco,l'immagine nella foto ne ritrae un esempio in alcuni frammenti.Molti studiosi definiscono questi reperti privi di orlo ,caratteristica fondamentale che ne permette una datazione che va dal II sec a.c al V sec a.c.Le anfore di  periodo punico spesso prive di un puntale ,contenevano spesso le derrate  "grano" ma alcune volte utilizzate anche per contenere liquidi, inoltre ottimi contenitori per le sepolture ad incenerazione.L'aria in cui è stata effetuata la prospezzione potrebbe rilevarsi anche un ottimo sito per una necropoli.

Ad aiutare la prospezzione e dare conferma è stato poi il rinvenimento in passato da parte di agricoltori, di una moneta punica con l'effige della dea Kore sul fronte e sul retro la rappresentazione di una protome taurina.Sul promontorio della piccola collinetta che si affaccia sul rio Mannu ,tanti conci di forma quadrata accerterebbero la presenza di costruzioni di ampio livello,inoltre nell'insediamento molti materiali attestano sia la presenza romano repubblicana sia quella romano imperiale.Il territorio però sembrerebbe essere ambitato anche in tempi più remoti, infatti anche ceramiche di fase nuragica sono state localizzate presso l'insediamento, nelle vicinanze due siti molto importanti ne hanno dato la conferma sia nell'area di Binge Monti, con le bellissime Tombe Nuragiche , sia nei pressi della piccola chiesetta campestre di San Paolo dove pare trovarsi un villaggio con presenza di ceramiche monte claro (2500-2000 aC).
Calderone ritrovato nei pressi della capanna nuragica Bagodinas
Uno dei siti archeologici più interessanti si trova a confine con il comune di Collinas il sito di Sa Costa Manna, sulla cima delle montagna che guarda verso le vallate di Gonnostramatza e Mogoro si affaccia uno stupendo Nuraghe Pentalobato, il sito è coperto in parte dalla vegetazione che nasce spontanea,il mastio principale e difficilmente individuabile, mentre le torri laterali sono in parte crollate.Il nuraghe è costruito con un pietrame locale , una pietra dura e trachitica di colore scuro.Durante la prospezzione sono apparsi però dei conci di colore bianco e scolpiti su una pietra morbida arenaria, molto probabilmente questi conci decoravano il ballatoio sulle 5 torri , permettendo cosi di osservare il gigante nero dai capelli bianchi,una struttura quindi molto particolare un unicum nel territorio.

Gonnostramatza - Nuraghe  de Sa Costa Manna




La prospezzione attorno alla struttura ha permesso di individuare la presenza della civiltà nuragica ,mentre mancano dati sulla vita post nuragica in loco.Sul versante destro del nuraghe tramite una torre in crollo è possibile accedere ad un corridoi che fiancheggia il mastio centrale ,ma lo stato delle strutture e la mancaza di attività di scavo non permettono di avere un analisi migliore del sito.Nel territorio di Gonnostramatza sono presenti altri insediamenti che accertano la presenza nel piccolo comune sin dai periodi della Preistoria  e documentano la presenza nelle varie fasi storiche , nuragica ,fenicio -punica, romana, mancano dati legati alla presenza in periodo alto medievale,che potrebbe essere fonte di indagine presso i vari archivi sia di stato che arcivescovili della sardegna.






                                                                                                                   Angelo Moi









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