Il nuraghe Su Mulinu:Dopo 22 anni di silenzio finalmente visitabile il suo altare

venerdì

Complesso nuragico Su Mulinu,località Villanovafranca,provincia Medio Campidano descrizione:
Dal centro del paese, seguendo le indicazioni turistiche, si deve proseguire lungo una strada che arriva fino all'uscita e si prolunga in una via comunale a fondo naturale che, dopo 800 m, conduce all'area archeologica. Il complesso nuragico di Su Mulinu riveste grande valore dal punto di vista scientifico in quanto l'insediamento nuragico si sviluppa attorno ad una vera e propria fortezza, costruita con grandi blocchi di arenaria a partire da un originario nuraghe a corridoio del Bronzo Medio Ib (1500-1400 a.C.) ed utilizzata fino alla I Età del Ferro (900-730 a.C.). Sono stati individuati tre successivi momenti costruttivi del monumento: una prima fase (Bronzo Medio Ib), con l'impianto dell'edificio, costituito da un bastione con corridoi e celle a copertura gradonata ed a sezione tronco-ogivale; una seconda (Bronzo Medio II: 1400-1330 a.C.), in cui sull'edificio preesistente si sovrappone un secondo bastione, verosimilmente trilobato e provvisto di ambienti a sviluppo planimetrico ellittico; una terza fase, infine, risalente al Bronzo Recente (1330-1150 a.C.), che vede la realizzazione di cortine murarie rettilinee e di vani circolari. Durante la I Età del Ferro il monumento continuò ad essere frequentato, ma con scopi cultuali: a questo momento va infatti ascritto un monumentale altare nuragico in arenaria, provvisto di vasca, con le due facce a vista coronate probabilmente, in origine, da oggetti in bronzo.


L'altare-vasca, posizionato all'interno del "vano E", sembra riproporre lo schema planimetrico e lo sviluppo in elevato del bastione della fortezza di Su Mulinu, e testimonia la solennità dei riti sacri ad esso legati.
Civico Museo Archeologico di Villanovafranca .
Il Civico Museo Archeologico di Villanovafranca si trova in Piazza Risorgimento, ospitato nei locali dell'ex Monte Granatico. Nasce nel 2002 con lo scopo di custodire e valorizzare i reperti dei numerosi siti archeologici scoperti nel territorio comunale, tra cui spicca, per rilevanza scientifica, il nuraghe di Su Mulinu. Il Museo si articola in tre diverse sezioni. Nella prima sono esposti reperti ceramici, metallici, vitrei e litici che abbracciano un arco cronologico che va dall'epoca preistorica all'età romana, provenienti dai siti di Pranu Feurra, Barbaraxiu, Cuccuru S'Arriu, Trattasi, Tappedili, necropoli di Su Mulinu, Barraka is Dragonis. Nella seconda sezione si trovano i numerosi manufatti venuti in luce durante gli scavi stratigrafici effettuati nella fortezza nuragica di Su Mulinu, con uno spazio ricostruttivo per l'ambientazione scenografica del monumentale altare nuragico dell'Età del Ferro, rinvenuto all'interno del nuraghe.



La terza sezione A8 dedicata ai non vedenti, con un ripiano tattile contenente le copie dei materiali archeologici più significativi esposti nel Museo ed un tabellone didascalico in <I>braille</I> contenente rapidi ma esaustivi cenni sulla fortezza nuragica di Su Mulinua rifrequentazione durante il Bronzo Finale/I Et%C3%A0 del Ferro (1150-730 a.C.), prima del suo definitivo abbandono. Tra i materiali nuragici recuperati con lo scavo senz'altro da segnalare un piccolo gruppo bronzeo raffigurante una scena di caccia. Si deve ricordare, infine, la scoperta, nel ristretto spazio del corridoio d'ingresso al cortile, di un deposito votivo di età tardo-romana, di grande interesse per la particolare ubicazione e la preziosa attestazione documentaria. La stipe era infatti caratterizzata dalla presenza di numerosissimi crani e mandibole di ovini, caprini e, in minor misura, di bovini, e conteneva anche spilloni crinali in osso, lucerne fittili integre e frammentarie, monete in bronzo, frammenti di vetro, reperti che si inquadrano cronologicamente intorno al IV sec. d.C. La documentazione archeologica recuperata, che sembra riferirsi a culti sincretistici, con elementi sia pagani che cristiani

1 commenti:

mikkelj tzoroddu ha detto...

L'altare nuragico sistemato nel vano "e" del complesso di Su Mulinu E' UN FALSO !
Il sottoscritto lo ha dimostrato in un libretto e-book, uscito due mesi fa, dal titolo: "il falso altare nuragico di Su Mulinu". Ma, c'è da dire che, molto tempo prima, ciò era stato ufficialmente dichiarato da quella parte del mondo archeologico sardo che fa capo a Sassari! mikkelj tzoroddu

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