I Protonuraghi

giovedì

 I protonuraghi  
I protonuraghi

I protonuraghi sono edifici che differiscono in maniera significativa
dai nuraghi classici: di aspetto più tozzo e di planimetria generalmente
irregolare, al loro interno non ospitano la grande camera cir-

colare tipica del nuraghe, ma uno o più corridoi e qualche rara celletta
coperta a falsa-volta. La loro altezza non sembra superare i 10
metri (contro gli oltre 20 di alcuni nuraghi a tholos), mentre è quasi
sempre ben maggiore la superficie occupata da questi edifici rispetto
ai nuraghi classici (con una media di mq 245 registrata nel
Marghine-Planargia, mentre la torre di un nuraghe a tholos difficilmente
supera i 100 mq).

In queste costruzioni, caratterizzate da una notevole massa
muraria sfruttata solo in minima parte da pochi e angusti spazi,
la parte più funzionale doveva essere la piattaforma della terrazza
superiore, ove potevano venire ricavati degli ambienti di abitazione,
anche con copertura lignea.
Spesso, un lungo corridoio coperto con lastre orizzontali (a
“piattabanda”) attraversava tutto l’edificio, per sfociare sul lato opposto
della costruzione, che in tal modo presentava un doppio ingresso
(protonuraghi a “corridoio passante”). Il tipo più diffuso era,
tuttavia, quello caratterizzato da un corridoio cieco, che poteva essere
affiancato da piccole nicchie o essere intersecato da uno o più
corridoi trasversali, e sul quale si affacciava anche l’accesso al vano
della scala che conduceva nella parte superiore della costruzione.
In alcuni casi, lungo i corridoi potevano aprirsi piccoli vani co-



perti a tholos, e in qualche protonuraghe (Friarosu, Mogorella-OR)
la massa muraria non ospitava corridoi ma soltanto piccole cellette
con ingressi indipendenti.
Una evoluzione di questi ultimi protonuraghi, è costituita
da un tipo di edificio in cui il corridoio, dopo un tratto iniziale
stretto e basso coperto a piattabanda, si amplia in larghezza e
in altezza, presentando una copertura ad aggetto dalla tipica
sagoma a “schiena d’asino”, o meglio a forma di chiglia rovesciata
(protonuraghe a “camera naviforme”). È questo il preludio
della realizzazione della camera coperta a “tholos” (o “falsa-
cupola”), che caratterizzerà il nuraghe vero e proprio.
I protonuraghi accertati, attualmente, sono circa 300: un numero
decisamente esiguo se rapportato al numero complessivo di
oltre 6500 monumenti (fra protonuraghi e nuraghi), anche se altri
potrebbero essere compresi fra i moltissimi edifici segnalati genericamente
come “nuraghi”, ed ancora non indagati.
I protonuraghi, probabilmente, continueranno ad essere utilizzati
anche quando si sarà già diffusa l’architettura più evoluta dei
nuraghi a tholos, assolvendo forse a compiti di tipo particolare.

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